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334 storia della decadenza

d’un Emir Arabo, è composta di due lunghe strade, che chiudono in una Fortezza naturale una piccola isola nel mezzo, e due fertili pezzi da ciaschedun lato dell’Eufrate. I guerrieri abitanti di Anato mostrarono qualche disposizione ad arrestare il progresso di un Romano Imperatore, finattanto che non furono distolti da quella fatal presunzione, per le dolci esortazioni del Principe Ormisda ed i prossimi terrori della flotta e dell’esercito. Implorarono essi ed esperimentarono la clemenza di Giuliano, che trasferì il popolo in un luogo vantaggioso vicino a Calcide nella Siria, e diede a Puseo, loro Governatore, un posto onorevole nella sua milizia e confidenza. Ma l’inespugnabil Fortezza di Tiluta potè disprezzar la minaccia d’un assedio, e l’Imperatore si dovè contentare dell’insultante promessa, che quando egli avrebbe soggiogato le interne Province della Persia, Tiluta non avrebbe più ricusato di onorare il trionfo del conquistatore. Gli abitatori dei luoghi aperti essendo incapaci di resistere, e non volendo cedere, precipitosamente fuggivano; e le loro case, piene di spoglie e di provvisioni, erano occupate dai soldati di Giuliano, che senza rimorso ed impunemente trucidarono alcune donne senza difesa. Durante la marcia, il Surenas o Generale Persiano, e Malek Rodosace, famoso Emir della tribù di Gassan1, continuamente andavan girando

  1. Famosi nominis latro, dice Ammiano, ch’è un grande encomio per un Arabo. La tribù di Gassan era stabilita sul confine della Siria, e regnò qualche tempo in Damasco sotto una Dinastia di trentun Re, o Emiri, dal tempo di Pompeo fino a quello del Califfo Omar. D’Herbelot Bibl. Orient. p. 360. Pocock Specim. Histor. Arab. p. 76. 78. Nella lista però di essi non si trova il nome di Rodosace.