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storia della decadenza |
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que’ temporali svantaggi, che avevan ritardato fin’allora il progresso del Cristianesimo, e gli attivi e numerosi Ministri di questo ebbero una libera permissione ed un generoso incoraggiamento per insinuare le salutari verità della Rivelazione con qualunque sorta d’argomento, che potesse muovere la ragione o la pietà del genere umano. Non sussistè più che un momento la bilancia esatta fra le due religioni; e l’occhio penetrante dell’ambizione e dell’avarizia scoprì ben presto, che la professione del Cristianesimo potea contribuire al vantaggio della vita presente non meno che della futura1. Le speranze di ricchezze e di onori, l’esempio d’un Imperatore, e le sue esortazioni, gli irresistibili suoi allettamenti convincevano la venale ossequiosa turba, che ordinariamente riempie gli appartamenti della reggia. Le città che con un pronto zelo si segnalavano, mediante la volontaria distruzione de’ loro templi, venivan distinte con privilegi municipali, e premiate con popolari donativi; e la nuova Capitale dell’Oriente gloriavasi del singolar pregio, che Costantinopoli non era stata mai profanata dal culto degl’idoli2. Siccome le classi inferiori della società son regolate dall’imitazione, così la conversione di quelli, che avevano qualche superiorità di nascita, di potere o di ricchezze veniva tosto seguìta
- ↑ Vedi il III. e IV. lib. della sua vita. Egli era solito dire, che o si fosse predicato Cristo colle labbra, ovvero col cuore, esso ne avrebbe sempre goduto. (l. III. c. 58.)
- ↑ Il Tillemont (Hist. des Emper. Tom. IV. p. 374, 616) ha difeso con forza e con spirito la virginal purità di Costantinopoli contro alcuni maligni passi del Pagano Zosimo.