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106 storia della decadenza

tiva nè pietà, nè stima per gli eretici che rifiutavano l’autorità dei santi Concilii; ma davasi a credere che potrebbero a poco a poco osservare i vantaggi temporali dell’unione coll’impero e colla chiesa di Roma; e se non gli venia fatto d’ottenerne gratitudine, sperava almeno di renderli al lor Sovrano sospetti. In un’epoca più recente s’è veduta la superstizione e la politica del Re cristianissimo condannare al fuoco i Luterani in Parigi e proteggerli in Alemagna.

[A. D. 500 1210] Il desiderio di guadagnare anime a Dio, e sudditi alla Chiesa, ha in ogni tempo solleticato lo zelo dei sacerdoti cristiani. Dopo il conquisto della Persia portarono le lor armi spirituali nell’Oriente, nel Settentrione, nel Mezzogiorno, e la semplicità dell’Evangelo prese le tinte della teologia siriaca. Se prestisi fede a un viaggiator nestoriano1, si pre-

  1. Vedi la Topographia christiana di Cosma, soprannominato Indicopleuste, ossia navigatore indiano l. III, p. 178, 179, l. XI, p. 337. L’intiera opera, della quale si trovano degli estratti curiosi in Fozio (cod. XXXVI, p. 6, 10; ediz. Hoeschel), in Thevenot, (prima parte delle sue Relations des voyages ec.), e in Fabrizio (Biblioth. graec., l. III, c. 25; t. II, p. 603-617), fu pubblicata dal padre Montfaucon, Parigi 1707, nella Nova collectio Patrum, (t. II, p. 113-346). Era intenzione dell’autore di confutar l’eresia di coloro, i quali sostengono che la Terra è un globo, e non una superficie piatta e bislunga, come è rappresentata dalla Scrittura (l. II, p. 138). Ma l’assurdità del monaco si trova mescolata colle cognizioni pratiche del viaggiatore, che partì, A. D. 522, e pubblicò un libro in Alessandria A. D. 547. (l. II, p. 140, 141; Montfaucon, Praefat. c. 2). Il Nestorianismo di Cosma, di cui non s’accorse il suo dotto editore, è stato scoperto dal La Croze (Christianisme des Indes, t. I, pag. 40-55), e questa cosa è confermata da Assemani (Bibl. orient., t. IV, p. 605, 606).