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golare non durò che due mesi. Le due Imperatrici si detestavano secretamente; avevano esse caratteri, interessi, e partigiani opposti. Sempre contraria Teodora al matrimonio, Zoe invece infaticabile, in età di sessant’anni, consentì tuttavia, pel ben pubblico, a soffrire le carezze d’un terzo marito, e ad incontrare le censure della Chiesa greca. [A. D. 1042] Questo terzo marito prese il nome di Costantino X, e il soprannome di Monomaco, solo combattente, parola ch’ebbe origine certamente dal valore da lui manifestato o dalla vittoria da lui riportata in qualche pubblica, o privata quistione. Ma i dolori della gotta lo tormentavano spesse volte, e un tal regno dissoluto non presentò che un’alternativa d’infermità e di piaceri. La bella vedova Sclerena di nobile famiglia, che aveva accompagnato Costantino al suo esilio nell’isola di Lesbo, andava superba del nome di sua favorita. Dopo le nozze di Costantino, e l’innalzamento di lui al soglio, fu dessa investita del titolo d’Augusta; la magnificenza della sua casa fu proporzionata a quella dignità, ed abitò nel palazzo un appartamento contiguo a quello dell’Imperatore. Zoe (tanta fu la sua delicatezza, ovvero corruzione) permise quello scandaloso convivere, e presentossi Costantino in pubblico fra la moglie e la concubina. [1054] Sopravvisse all’una e all’altra; ma la vigilanza degli amici di Teodora, giunse in tempo a sturbare i disegni di Costantino, il quale, sul finir de’ suoi giorni, volea cangiare l’ordine della successione; dopo la sua morte, rientrò essa, per consenso dei popoli, in possessione del suo retaggio. Quattro eunuchi governarono in pace, sotto il nome di lei, l’Impero d’Oriente; e volendo prolungare il loro dominio, esor-