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56 storia della decadenza

l’accanimento dei Giacobiti dall’insidiarne per più generazioni il sepolcro, e dal pubblicare scioccamente che la pioggia del Cielo, che cade tanto sui fedeli come sugli empi1, non bagnava mai il luogo della sua sepoltura. Può l’umanità donare una lagrima alla sorte di Nestorio; ma per esser giusti bisogna osservare, che se fu vittima della persecuzione, ciò non avvenne, che dopo averla esso stesso autenticata colla sua approvazione e coll’esempio2.

[A. D. 448] La morte del primate d’Alessandria, dopo un pontificato di trentadue anni, lasciò i Cattolici in balìa d’uno zelo intemperante, che abusò della vittoria3. La dottrina monofisita, cioè una sola Natura incarnata, fu rigorosamente predicata nelle chiese dell’Egitto, e ne’ monasteri dell’Oriente. Dalla santità di S. Cirillo prendea vigore il Simbolo primitivo d’Apollinare; ed Eutiche, suo illustre amico, ha dato

  1. Eutichio (Annal. t. II. p. 12), e Gregorio Bar-Ebreo, o Abulfaragio (Assemano t. II, p. 316), ci danno un sentore della credulità del decimo o tredicesimo secolo.
  2. Siam debitori ad Evagrio (l. I, c. 7) di alcuni estratti di lettere di Nestorio; ma questo fanatico duro, e stupido non fa che ingiuriare i patimenti, di cui fanno una dipintura sì compassionevole.
  3. Dixi Cyrillum dum viveret, auctoritate sua effecisse, ne eutychianismus et monophysitarum error in nervum erumperet: idaque verum puto ... alique ... honesto modo παλινωδιαν (la ritrattazione) cecinerat. Il dotto ma circospetto Jablonski non sempre ha detta tutta intera la verità. Cum Cyrillo lenius omnino egi, quam si tecum aut cum aliis rei hujus probe gnaris et aequis rerum aestimatoribus sermones privatos conferrem. (Thesaurus epist., La Croze t. I, p. 197, 198). Da questo passo ricevono molta luce le sue dissertazioni sopra la controversia suscitata da Nestorio.