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198 storia della decadenza

sopra tutti i Principi della Famiglia Reale; e fu tratta all’estremo la pazienza d’un Barbaro Re dalle cerimonie di un banchetto composto di otto portate di vivande e di nove solenni cantate di musica. Ma egli pagò inginocchioni il debito di un rispettoso omaggio all’Imperatore della China; pronunziò in nome di se stesso e de’ suoi successori un perpetuo giuramento di fedeltà, e volentieri accettò un sigillo, che gli fu dato come emblema della sua real dipendenza. Dopo quest’umiliante sommissione i Tangiù alle volte mancaron di fede, e profittarono dei favorevoli momenti della guerra e della rapina; ma la monarchia degli Unni appoco appoco decadde, finattanto che dalla discordia civile restò divisa in due separati regni, fra loro nemici. Uno dei Principi della nazione fu spinto dall’ambizione o dal timore a ritirarsi verso il Mezzodì con otto Orde, che comprendevano fra quaranta e cinquantamila famiglie. Egli ottenne insieme col titolo di Tangiù un sufficiente territorio sul confine delle Province Chinesi; e fu assicurato il costante suo attaccamento al servizio dell’Impero dalla debolezza e dal desiderio di vendicarsi. Dopo questa fatal divisione gli Unni del Nord continuarono a languire intorno a cinquant’anni, finattanto che da ogni parte restarono oppressi dai loro esterni ed interni nemici. La superba Inscrizione1 d’una colonna, eretta sopra un’alta montagna, annunzia alla posterità che un esercito Chinese avea marciato settecento miglia

  1. Quest’inscrizione fu composta sul luogo medesimo da Pankou, Presidente del Tribunale d’Istoria (Kang-Mou T. III. p. 392). Si sono scoperti altri simili monumenti in molte parti della Tartaria (Hist. des Huns Tom. II. p. 122).