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valorosi sforzi dell’infanteria Gotica. I Sarmati, che non la poteron mai perdonare al successore di Valentiniano, goderono della general confusione, e l’accrebbero; ed un’opportuna irruzione degli Alemanni nelle Province della Gallia impegnò l’attenzione e divertì le forze dell’Imperator d’Occidente1.

Uno dei più gravi danni, che si risentisse dall’introduzione de’ Barbari nell’esercito e nel palazzo, fu la corrispondenza che tenevano coi nemici lor nazionali, ai quali o per imprudenza o per malizia manifestavano la debolezza dell’Impero Romano. Un soldato della guardia del corpo di Graziano era di nazione Alemanno e della tribù dei Lenziensi, che abitavano di là dal lago di Costanza. Alcuni affari domestici l’obbligarono a domandar licenza d’assentarsi. In una breve visita, che fece alla famiglia ed ai suoi amici, fu esposto alle curiose loro interrogazioni; e la vanità del loquace soldato tentollo a spiegar l’intima cognizione che aveva dei segreti di Stato e dei disegni del suo Signore. La notizia, che Graziano si preparava a condurre le forze militari della Gallia e dell’Occidente in soccorso di Valente suo zio, additò all’inquieto spirito degli Alemanni il momento ed il modo di fare una felice invasione. L’impresa di alcuni piccoli distaccamenti, che nel mese di Febbraio passarono il Reno sul ghiaccio, fu preludio d’una più importante guerra. Le audaci speranze di preda, e forse di conquista, vinsero le riflessioni della

  1. Ammiano XXXI. 8. 9. Girolamo (Tom. I. p. 26) enumera le nazioni e indica un calamitoso periodo di venti anni. La sua lettera ad Eliodoro fu scritta nel 397. Tillemont Mem. Eccles. Tom. XII. p. 645.