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220 storia della decadenza

ed i Franchi ottennero stabil sede, e permanente dominio nelle Province della Gallia. La liberal concessione, fatta dall’usurpatore Giovino a’ Borgognoni suoi alleati, fu confermata dall’Imperadore legittimo; si cederono a que’ formidabili Barbari le terre della Germania prima o superiore, ed essi appoco appoco, o per via di conquista, o di trattato, occuparono le due Province, che tuttavia ritengono, co’ titoli di Ducato e di Contea, il nome nazionale di Borgogna1. I Franchi, valorosi e fedeli alleati della Repubblica Romana, furono presto tentati ad imitar gl’invasori, a’ quali avevano sì valorosamente resistito. Le libere loro truppe saccheggiarono Treveri, capitale della Gallia; e la piccola colonia, che sì lungamente si conservò nel ristretto di Toxandria nel Brabante, insensibilmente si dilatò lungo le rive della Mosa e della Schelda, finattantochè l’indipendente loro potenza riempì tutta l’estensione della seconda o bassa Germania. Si possono sufficientemente giustificar questi fatti con prove istoriche: ma la fondazione della Monarchia Francese per opera di Faramondo, le conquiste, le leggi, ed anche l’esistenza di quell’Eroe, si sono giustamente attaccate dall’imparziale severità della moderna critica2.

  1. Orosio (L. VIII c. 32 p. 550) commenda la dolcezza e la modestia di quei Borgognoni, che trattavano i loro sudditi della Gallia come Cristiani loro fratelli. Mascou ha illustrato l’origine del loro regno nelle prime quattro annotazioni, poste al fine della sua laboriosa Istoria degli antichi Germani (vol. II. p. 555, 572 della traduzione Inglese).
  2. Vedi Mascou (l. VIII. c. 43, 44, 45). Se si eccettui un breve e sospetto verso della Cronica di Prospero (nel T. I. p. 638) non si trova mai rammentato il nome di Faramondo prima del settimo secolo. L’autore dell’opera intitolata Gesta