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286 storia della decadenza

debole tessitura per frenare l’audace impresa di Tribigildo Ostrogoto1. La colonia di quella guerriera nazione, che era stata posta da Teodosio in uno dei più fertili distretti della Frigia2, paragonava con impazienza i lenti prodotti della laboriosa agricoltura con la fortunata rapacità, ed i larghi premj d’Alarico; ed il loro Capo risentì, come un personale affronto, la mala accoglienza che ricevè nel palazzo di Costantinopoli. Una molle e ricca Provincia nel cuor dell’Impero restò sorpresa dal suon della guerra; ed il fedele vassallo, che era stato disprezzato ed oppresso, fu nuovamente rispettato, quando riprese l’ostil carattere di Barbaro. Le vigne ed i fertili campi, fra il rapido Mursia ed il tortuoso Meandro3, furono consumati dal fuoco; le cadenti mura delle città ro-

  1. Zosimo (l. V. p. 304, 312) ci dà una copiosa e circostanziata narrazione delle rivolte di Tribigildo e di Gaina, ch’egli avrebbe potuto riservare ad avvenimenti di maggiore importanza. Vedasi anche Socrate L. VI. c. 6, e Sozomeno L. VIII c. 4. Il secondo libro di Claudiano contro Eutropio è un bel pezzo d’Istoria, quantunque imperfetto.
  2. Claudiano (in Eutrop. l. 11. 237, 250) con molta accuratezza osserva, che l’antico nome e la nazione de’ Frigj estendevasi molto da ogni parte, finattantochè ne furon ristretti i confini dalle colonie de’ Bitinj di Tracia, de’ Greci, e finalmente de’ Galli. La sua descrizione (II. 57, 272) della fertilità della Frigia o de’ quattro fiumi, che portan oro è giusta e pittoresca.
  3. Zenofonte, Anabas. L. 1. p. 11, 12, Ediz. d’Hutch; Strabone L. XII. p. 865, ediz. d’Amsterd., Q. Curzio l. III. c. 1. Claudiano compara l’unione del Marsia e del Meandro a quella della Saona e del Rodano; con quella differenza però che il più piccolo de’ fiumi Frigj non è accelerato, ma ritardato dal più grande.