Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VII.djvu/18

Da Wikisource.
12 storia della decadenza

Siro, chiamato Ilarione1, infiammato dall’esempio d’Antonio, fissò l’orrida sua dimora in un arenoso lido, fra il mare ed una palude, circa sette miglia distante da Gaza. L’austera penitenza, nella quale persistè per quarantotto anni, sparse un simil entusiasmo negli altri; ed allorchè il sant’uomo visitava gl’innumerabili Monasteri della Palestina, aveva un seguito di due o tremila Anacoreti. [A. 360] La fama di Basilio2 è immortale nell’istoria monastica dell’Oriente. Con uno spirito, che avea gustato la dottrina e l’eloquenza di Atene, e con un’ambizione da potersi appena contentare dell’Arcivescovato di Cesarea, Basilio si ritirò in una deserta solitudine del Ponto: e si degnò, per un tempo, di prescriver le leggi alle spirituali colonie ch’egli abbondantemente sparse lungo la costa del Mar Nero. Nell’Occidente, Martino di Tours3, sol-

    via monastica in Roma, ed in Italia (Tom. I. p. 119, 129, 199)

  1. Vedi la vita d’Ilarione, scritta da S. Girolamo (T. I. p. 241, 252). Le storie di Paolo, d’Ilarione, e di Malco son raccontate mirabilmente dal medesimo autore; e l’unico difetto di questi piacevoli componimenti è la mancanza di verità, e di senso comune.
  2. La prima sua ritirata fu in un piccol villaggio sulle rive dell’Iri, non molto distante da Neocesarea. I dieci o dodici anni della sua vita monastica furono disturbati da lunghe, e frequenti distrazioni. Alcuni critici hanno posto in dubbio l’autenticità delle sue regole ascetiche; ma sono di gran peso le prove estrinseche, che se ne adducono, ed essi non possono dimostrare se non che quella è opera d’un vero o finto entusiasta. Vedi Tillemont Mem Eccl. Tom. IX. p. 636, 644. Helyot His. des Ord. Mon. Tom. I. p. 175, 181.
  3. Vedasi la sua Vita, ed i tre dialoghi di Sulpicio Se-