Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VII.djvu/327

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dell'impero romano cap. xl. 321

fu mai differito oltre la sera il pagamento in monete di puro argento. L’Imperatore medesimo, vestito di una tunica di lino, osservava ogni giorno il rapido loro progresso, e ne animava la diligenza con la sua famigliarità, col suo zelo, e co’ premj. Fu consacrata dal Patriarca la nuova Cattedrale di S. Sofia, cinque anni, undici mesi, e dieci giorni dopo che si principiò a fabbricare; e nel tempo della solenne festa, Giustiniano con devota vanità esclamò: „Sia gloria a Dio, che mi ha creduto degno di condurre a termine sì grande opera; io ti ho superato, o Salomone1„. Ma prima che passasser venti anni, restò umiliato l’orgoglio del Salomone Romano da un terremoto, che rovesciò la parte orientale della cupola. Ne fu restaurato di nuovo lo splendore dalla perseveranza del medesimo Principe; e Giustiniano celebrò nel trentesimo sesto anno del suo Regno la seconda Dedicazione di un Tempio che dopo dodici secoli è ancora un grandioso monumento della sua fama. I Sultani Turchi hanno imitato l’architettura di S. Sofia, che ora è convertita nella loro Moschea principale, e tuttavia continua quella venerabile mole ad eccitare la tenera ammirazione de’ Greci, e la più ragionevole curiosità de’ viaggiatori Europei. L’occhio dello Spettatore è mal soddisfatto da un irregolar prospetto di mezze cupole, e di tetti declivi; la facciata occidentale, dove

  1. Il tempio di Salomone era circondato da Cortili, Portici ec. ma la pura fabbrica della Casa di Dio (se calcoliamo il cubito Egiziano o Ebreo a ragione di 22 pollici) non era più di 55 piedi alta, 36-2/3 larga, 110 lunga: Piccola Chiesa Parrochiale, dice Prideaux (Connection Vol. I p. 144 fol.): ma pochi Santuari potrebbero valutarsi quattro o cinque milioni di lire sterline.