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368 | storia della decadenza |
rato la preferenza, ch’ei dava al merito superiore di Belisario, si riaccese la loro invidia dall’unanime applauso, che fu fatto a tale scelta. L’indole della Corte Bizantina può avvalorare il sospetto, che l’Eroe fosse segretamente assistito dagl’intrighi della bella e scaltra Antonina sua moglie, che alternativamente godè la grazia, ed incorse nell’odio dell’Imperatrice Teodora. Antonina era d’origine ignobile, discendendo da una famiglia di cocchieri, e n’era stata macchiata la riputazione con le più brutte accuse. Nonostante regnò con lungo ed assoluto potere sull’animo dell’illustre di lei marito; e se non curò il merito della fedeltà coniugale, dimostrò per Belisario un’amicizia virile, avendolo accompagnato con intrepida fermezza in tutti i travagli e pericoli d’una vita militare1.
[A. 533] I preparativi per la Guerra d’Affrica non furono indegni dell’ultima contesa fra Roma e Cartagine. L’orgoglio ed il fior dell’esercito consisteva nelle guardie di Belisario, che secondo la perniciosa indulgenza di que’ tempi si obbligavano mediante un particolar giuramento di fedeltà al servizio del loro Capo. La loro forza e statura, per cause delle quali erano stati con gran cura scelti, la bontà de’ loro cavalli e delle armi, e l’assidua pratica di tutti gli esercizi militari gli rendeva capaci d’eseguire tutto ciò, che il loro coraggio poteva proporre; e questo coraggio esaltavasi dal sociale onore del loro grado, e dalla personale ambizione di favore e fortuna. Quattrocento de’ più bravi fra gli Eruli marciavano sotto la bandiera del fedele ed attivo Fara; l’intrattabile valore di questi si ap-
- ↑ Vedi la nascita, ed il carattere d’Antonina negli Aneddoti c. 1 ed ivi le note dell’Alemanno p. 3.