Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VII.djvu/91

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dell'impero romano cap. xxxviii. 85

Corte Arriana era stata educata nella professione della Fede Cattolica. Era interesse non meno che dovere di lei il compire la conversione1 d’un marito Pagano, e Clodoveo, senz’accorgersene, diede orecchio alla voce dell’amore e della Religione. Egli acconsentì (ed era forse preventivamente stato convenuto di ciò) al battesimo del suo maggior figlio, e quantunque la repentina morte del fanciullo eccitasse qualche superstizioso timore, fu persuaso per la seconda volta a ripetere quel pericoloso esperimento. Nelle angustie della battaglia di Tolbiac, Clodoveo altamente invocò il Dio di Clotilde e de’ Cristiani; e la vittoria lo dispose ad ascoltare con rispettosa gratitudine l’eloquente2 Remigio3 Vescovo di Reims, che dimostrò con forza i temporali e spirituali vantaggi della sua

  1. Gregorio di Tours riferisce il matrimonio, e la conversione di Clodoveo (L. II. c. 28, 31. in Tom. II. p. 175, 178). Anche Fredegario, o l’Epitomatore anonimo (in T. II. p. 399, 400), l’Autore delle Gesta Francorum (in Tom. II. p. 548, 552) ed Aimoino medesimo (L. I. c. 13. in T. III. p. 37, 40) non sono da disprezzarsi. La tradizione ha potuto conservar lungamente alcune curiose circostanze di questi importanti successi.
  2. Un Viaggiatore, che tornava da Reims nell’Alvergna aveva rubato una copia delle sue declamazioni al segretario o libraio del modesto Arcivescovo (Sidon. Apollinar. L. IX. Epist. 7). Quattro lettere di Remigio, che tuttavia esistono (in Tom. IV. p. 51, 52, 53) non corrispondono alla lode magnifica di Sidonio.
  3. Incmaro, uno de’ successori di Remigio (an. 845, 882) ne fece la vita (in Tom. III. p. 373, 480). L’autorità degli antichi Manoscritti della Chiesa di Reims potrebbe ispirare qualche fiducia, la quale però vien distrutta dalle temerarie ed audaci finzioni d’Incmaro. Egli è molto notabile, che Remigio, il quale fu consacrato all’età di ventidue anni (an-