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ci di Costantinopoli, e piamente rigettavano qualunque connessione con gli Arriani usurpatori della Gallia. Accettaron però, senza vergogna o ripugnanza, la generosa capitolazione, che fu proposta loro da un eroe cattolico; e questa legittima e spuria progenie di legioni Romane fu distinta ne’ successivi tempi con le proprie armi, insegne, vesti ed istituti particolari. Ma per mezzo di questi valevoli e volontari aumenti s’accrebbe la forza nazionale: ed i Regni vicini temettero il numero ugualmente che il coraggio de’ Franchi. La riduzione delle Province settentrionali della Gallia, invece che si decidesse dall’evento d’una sola battaglia, sembra, che fosse lentamente effettuata dalle successive operazioni della guerra, e del trattato; e Clodoveo acquistò tutto quello che formava l’oggetto della sua ambizione, per mezzo di tali sforzi, o di tali concessioni, che potevano combinarsi col suo real valore. Il selvaggio carattere di esso, e le virtù d’Enrico IV suggeriscono le idee più contrarie fra loro della natura umana: pure si può trovare qualche somiglianza nella situazione di due Principi, che conquistaron la Francia per mezzo del loro valore, della lor politica e del merito d’una opportuna conversione1.

[A. 499] Il Regno de’ Borgognoni, che aveva per confini i due fiumi Gallici la Saona ed il Rodano, s’estendeva dalla

  1. Questa importante digressione di Procopio (De Bell. Goth. L. I. c. 12, in Tom. II. p. 29, 36) illustra l’origine della Monarchia francese. Pure bisogna osservare, I. che l’Istorico Greco dimostra una ignoranza inescusabile della geografia dell’Occidente; II. che questi trattati e privilegi, che dovevan lasciare qualche durevole traccia dopo di loro, sono totalmente invisibili presso Gregorio di Tours, nelle Leggi Saliche ec.