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10 storia della decadenza

invadere ed a possedere le province romane che giacevano tra il Danubio e le Alpi; e l’ambizione dei Gepidi non fu rintuzzata che dalla crescente potenza e fama dei Lombardi1. Questa corrotta denominazione è stata diffusa, nel tredicesimo secolo, dai mercatanti e dai banchieri, italica posterità di que’ conquistatori selvaggi; ma il primitivo nome di Longobardi non altro esprime che la particolare lunghezza e foggia della barba loro. Io non intendo di contrastare, o di giustificare la Scandinava loro origine2; nè di tener dietro alle trasmigrazioni dei Lombardi attraverso di sconosciuti paesi, e di una quantità di maravigliose avventure. Intorno ai tempi di Augusto e di Trajano splende un raggio di storica luce sopra le tenebre dell’antichità loro, e per la prima volta noi li ritroviamo in mezzo all’Elba e l’Odero. Più feroci ancora dei Germani, essi compiacevansi nello spargere la spaventevol credenza che le loro teste erano formate co-

  1. Gens Germana feritate ferociore, dice Vellejo Patercolo, parlando de’ Germani (II 106). Langobardos paucitas nobilitat. Plurimus ac valentissimis nationibus cincti, non per obsequium, sed praeliis et periclitando tuti sunt (Tacito, de Moribus German., c. 40). Vedi parimente Strabone l. 7 p. 446. I migliori geografi li collocano di là dell’Elba, nel vescovato di Maddeborgo e la Marca di mezzo di Brandeborgo. Questa situazione si accorda colla patriottica osservazione del conte di Hertzberg, che la maggior parte dei conquistatori Barbari uscirono dagli stessi paesi che ora partoriscono gli eserciti della Prussia.
  2. L’origine Scandinava dei Goti e dei Lombardi, come è asserita da Paolo Warnefrido, soprannominato il Diacono, viene impugnata dal Cluvier (Germania antiqua, l. 3 c. 26 p. 102 ecc.), natìo Prussiano, e difesa da Grozio (Proleg. ad hist. Goth., p. 28 ecc.) ambasciatore di Svezia.