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38 storia della decadenza

dai confini dell’Arabia a quelli dell’India, si rallegravano frequentemente per la presenza di un Sovrano che affettava di emulare il Sole, suo celeste fratello, nella sua rapida e salutare carriera. Egli considerava l’educazione e l’agricoltura come i due oggetti più meritevoli delle sue cure. In ogni città della Persia, gli orfani, ed i figli dei poveri erano mantenuti ed istruiti a spese pubbliche; si davano le zitelle in matrimonio ai più ricchi cittadini della classe loro, ed i garzoni, secondo la diversa loro abilità, s’impiegavano in arti meccaniche, ed erano promossi a più onorevole impiego. La bontà di Cosroe soccorse i villaggi abbandonati; distribuì bestiami, sementi e stromenti di agricoltura ai contadini ed ai fittajuoli che non erano in istato di coltivare i loro terreni, ed il raro ed inestimabile tesoro delle acque fu con economia maneggiato, e con abilità sparso sopra l’arido territorio della Persia1. La prosperità di quel regno fu la conseguenza e la prova delle virtù del Sovrano: i vizj di lui sono quelli del dispotismo orientale; ma nella lunga contesa tra Cosroe e Giustiniano, il vantaggio del merito e della fortuna si trova quasi sempre dal lato del Barbaro2.

  1. In Persia, il principe delle acque è un ufficiale di Stato. Il numero de’ pozzi e de’ canali sotterranei è molto diminuito ed insieme con essi è diminuita la fertilità del suolo: si sono perduti recentemente 400 pozzi vicino a Tauris, e se ne contavano altre volte 42,000 nella provincia di Korasan (Chardin, t. 3 p. 99, 100. Tavernier, t. 1 p. 416).
  2. Il carattere ed il governo di Nushirvan vien qui rappresentato talvolta colle proprie parole di d’Herbelot (Bibl. Orient. p. 680 ecc. da Khondemir); ora con quelle di Eutichio (Annal. t. 3 p. 179, 180 ecc. che son molto ricchi),