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372 storia della decadenza

pioni volontarj della Croce, che fra tanti Capi, elessero per comandar loro il più degno: onde un modello di politica libertà si stanziò fra gli schiavi dell’Asia, incapaci di apprezzarlo, o di seguirne l’esempio. Le leggi di questo reame francese dalle sorgenti le più pure della giustizia e della eguaglianza derivano. La prima, e più indispensabile condizione delle medesime, è il consenso di coloro dai quali obbedienza pretendono, e per la cui felicità sono fatte. Non appena Goffredo di Buglione ebbe accettata la suprema carica del Governo, si mostrò e pubblicamente, e privatamente sollecito di consultare quelli fra i pellegrini, che delle leggi e delle costumanze d’Europa meglio erano istrutti. Col soccorso di tali nozioni, e munito de’ consigli e dell’approvazione del Patriarca e de’ Baroni, del Clero e del Popolo, Goffredo compose le Assise di Gerusalemme1, prezioso monumento di feudale giurisprudenza. Questo nuovo codice contrassegnato dal sigillo del Re, del Patriarca, e del Visconte di Gerusalemme, venne deposto nel Santo Sepolcro, perfezionato a mano a mano, e rispettosamente consultato, ogni qualvolta nasceano casi dubbiosi ne’ tribunali della Palestina. Comunque i Franchi di Palestina, allorchè perdettero la città, ed il Regno, tutto perdessero2; una gelosa tradizione serbò i

  1. Le Assise di Gerusalemme, scritte in antico francese, vennero, insieme alle Costumanze del Beauvoisis, impresse da Beaumanoir (Bourges et Paris, 1690 in folio), e commentate da Gasp.-Th. de La Thaumassière. Se ne pubblicò una traduzione italiana a Venezia, ad uso del regno di Cipro.
  2. A la terre perdue, tout fut perdu; tale è l’espres-