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regali concedimenti, e terre da dissodare ottenute nell’Irlanda, ha riacquistato di recente l’onore di appartenere alle famiglie dei Pari. Ciò nullameno i Courtenai conservano tuttavia la divisa lagrimevole che deplora lo scadimento della lor Casa e l’ingiustizia di un tale destino1. Non si creda però che la dolorosa rimembranza della passata grandezza li tolga al godimento della presente prosperità. Negli Annali dei Courtenai, l’epoca più luminosa è pur quella delle maggiori sciagure per essi; e un dovizioso Pari della Gran Brettagna non dee portare invidia a quegl’imperatori di Costantinopoli che trascorreano l’Europa sollecitando elemosine pel sostegno della propria dignità, per la difesa della loro Capitale.

  1. Ubi Lapsus! quid feci? Impresa che fu, non v’ha dubbio, adottata dal ramo di Powderham dopo la perdita di Devon. Lo stemma dei Courtenai era da prima uno scudo d’oro con tre cialde vermiglie che sembrano indicare una parentela con Goffredo di Buglione e cogli antichi Conti di Bologna marittima.