Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XII.djvu/300

Da Wikisource.
296 storia della decadenza

salvare la vita, salì sopra un rogo, attestando la propria innocenza, imprecando il destino che lo perseguiva, e dando ordine che appena si fosse trafitto, venisse incenerita la pira. La dinastia dei Song, antichi Sovrani nativi di tutto l’Impero, sopravvisse circa quarantacinque anni alla caduta degli usurpatori del Nort, nè l’assoluta conquista della Cina accadde che sotto il regno di Cublai. In questo intervallo, i Tartari, oltrechè ebbero divagamenti di estranie guerre, non sì facilmente vinsero la resistenza dei Cinesi, i quali, se nella pianura non osavano far fronte ai lor vincitori, trinceati ne’ monti, li costrinsero ad una innumerabile sequela d’assalti, e porsero milioni di vittime ai loro ferri. Così per gli assalti, come per le difese adoperavansi a vicenda le macchine da guerra degli antichi, e il fuoco greco; e a quanto sembra non era peregrino a queste genti l’uso della polvere, delle bombe, e de’ cannoni1. Regolati venivan gli assedj dai Maomettani e dai

  1. Mi fido nell’erudizione e nell’esattezza del padre Gaubil, il quale traduce il testo cinese degli Annali mongulli, o di Yuen (p. 71-93-153); ma ignoro in qual tempo questi Annali fossero composti e pubblicati. I due zii di Marco Polo, che militarono come ingegneri all’assedio di Siengiangfu (l. II, c. 61, in Ramusio, t. II; V. Gaubil, p. 155, 157), dovrebbero aver conosciuto e raccontati gli effetti di cotesta polvere struggitrice, e il loro silenzio è una obbiezione che sembra pressochè decisiva. Io sospetto che la recente scoperta della polvere, nata invece in Europa, sia stata trasportata alla Cina dalle carovane del secolo XV, e falsamente adottata dai Cinesi come antica loro scoperta, precedente all’arrivo de’ Portuguesi e de’ Gesuiti. Pure il padre Gaubil afferma che l’uso della polvere da sedici secoli era noto in quelle contrade.