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18 storia della decadenza

scernere il nulla delle umane grandezze. Dopo avere rimesso lo scettro fra le mani del figlio, alle deliziose stanze di Magnesia si ritirò, ma cercando ivi la compagnia de’ Santi e degli Eremiti1. Non prima del quarto secolo dell’Egira, la religione di Maometto si era lasciata corrompere ammettendo istituzioni monastiche alla sua indole tanto opposte. Ma durante le Crociate, l’esempio de’ Monaci cristiani, greci ed anche latini, moltiplicò i varj Ordini di Dervis2. Il padrone delle nazioni si assoggettò a digiunare, ad orare, o a girar continuamente in tondo con altri fanatici che confondeano il capogiro colla luce del divino spirito3. Ma l’invasione degli Ungaresi il tolse ben tosto da questo entusiastico sonno, e il figlio di lui prevenne il voto del popolo volgendosi nell’istante del pericolo al padre. Sotto la condotta dell’antico Generale, i giannizzeri furono vincitori; ma reduce dal campo di battaglia di Warna, ripetè le sue preci, i suoi digiuni, i suoi giri in

  1. Cioè eremiti, o solitarj della religione maomettana, ch’ebbero origine quattro secoli circa dopo la di lei fondazione, detti Santi da’ Maomettani. (Nota di N. N.)
  2. V. nella Biblioteca orientale del d’Herbelot gli articoli Derviche, Fakir, Nasser, Rohbaniat. Nondimeno gli scrittori arabi e persiani hanno trattato leggiermente questo argomento, e fra i Turchi soprattutto questa specie di monaci si è moltiplicata.
  3. Rycault, nell’opera, (Etat présent de l’Empire Ottoman, pag. 242-268) narra molte particolarità tratte da intertenimenti personali avuti co’ primarj Dervis, i quali per la maggior parte fanno ascendere la loro origine al regno di Orcano; ma non fa menzione dei Zichidi di Calcocondila (l. VII, pag. 286), fra i quali Amurat si ritirò. I seid di questo autore sono discendenti di Maometto.