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272 storia della decadenza

mente da banda tutte le indagini sulla origine dei diritti e sulle ragioni di una parte e dell’altra, propose come rimedio a tanti inconvenienti, che entrambi i Pontefici rassegnassero ad un tempo la tiara, dopo avere ciascun d’essi conferita ai suoi Cardinali la facoltà di congregarsi per una elezione legittima; propose parimente che le nazioni ricusassero obbedienza1 a quello fra i due competitori, il quale al pubblico l’interesse di sè medesimo preferisse. Durante la proposta e l’accettazione della proposta, accadde il caso di sede vacante, e que’ medici della Chiesa insistettero fervorosamente affinchè si prevenissero le funeste conseguenze di una scelta troppo affrettata. Ma la politica del Conclave e l’ambizione dei Cardinali, nè preghiere, nè ragioni ascoltavano; e per quante promesse venissero fatte dal nuovo eletto, costui, assunta la tiara, non si credea legato dai giuramenti che pronunziati avea Cardinale. L’artifizio de’ Pontefici rivali, gli scrupoli, o le passioni dei loro partigiani, e le vicissitudini delle fazioni che governarono in Francia l’insensato Carlo VI, delusero per quindici anni i disegni pacifici della Univer-

    ria particolare, composta sulla traccia di autentici documenti da Pietro Dupuis, ed inserita nel settimo volume dell’ultima edizione dell’opera del Presidente De Thou, amico dello stesso Dupuis (part. XI, p. 110-184).

  1. Giovanni Gerson, uno de’ più intrepidi fra que’ dottori, autore, o per lo meno il propugnatore zelante di questo partito, regolò spesse volte in ordine a ciò la condotta dell’Università di Parigi e della Chiesa Gallicana, come egli medesimo ne parla a lungo ne’ proprj scritti teologici, dei quali abbiamo una buona compilazione eseguita dal Le Clerc (Bibl. choisie, t. X, p. 1-78).