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326 storia della decadenza

cadrà Roma, rovinerà tutto il Mondo con essa„1. Giusta i moderni principj dell’arte militare, il Colosseo dominato da tre colline, non sarebbe stato scelto per servir di Fortezza; ma, per la saldezza delle sue mura e delle sue volte, attissimo era a resistere alle macchine d’assedio, e capace in oltre di contenere nel suo recinto un numeroso presidio; quando una fazione occupava il Vaticano e il Campidoglio, l’altra si trinceava al palagio di Laterano e al Colosseo2.

Facemmo altrove menzione dell’abolizione de’ giuochi dell’antica Roma. Non si prendano però troppo rigorosamente alla lettera quelle parole; perchè nei secoli decimoquarto e decimoquinto, la legge3 o la consuetudine della città regolava i giuochi che, prima della Quadragesima, si celebravano sul monte Testaceo e nel

  1. Quamdiu stabit Colyseus, stabit et Roma; quando cadet Colyseus, cadet Roma; quando cadet Roma, cadet et Mundus (Beda, in Excerptis, seu collectaneis presso il Ducange, Gloss. med. et infimae latinitatis, tom. II, p. 407, edizione Basilea). Gli è d’uopo attribuire queste parole ai pellegrini anglo-sassoni, condottisi a Roma prima dell’anno 735, tempo in cui Beda morì; perchè non credo che il venerabile monaco sia mai uscito dell’Inghilterra.
  2. Non mi riesce di trovare nelle Vite de’ Papi, offerteci dal Muratori (Script. rer. ital., t. III, p. 1), il passo che attesta questa distribuzione delle fazioni nemiche; so che appartiene o alla fine dell’undecimo secolo, o al principio del decimosecondo.
  3. V. Statuta urbis Romae, lib. III, cap. 87, 88, 89, p. 185, 186. Ho già offerta un’idea di questo codice municipale. Il giornale di Pietro Antonio dal 1404 al 1417 (Muratori, Script. rer. Ital., t. XXIV, p. 1124) fa parimente menzione delle corse di Nagona e del monte Testaceo.