Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/239

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Non può negarsi che la maggior parte delle famiglie sovrane di Europa non sieno da circa un secolo in via manifesta di tralignamene, come giá fu avvertito da Napoleone. Il che nasce dalle stesse cause che in origine produssero la loro grandezza, cioè dalla successione generativa e dall’usanza. Come negl’individui cosi nelle schiatte alla giovinezza e alla virilitá sottentra la vecchiaia, poi la decrepitá e in fine la morte. «Nelle generazioni degli uomini — dice Aristotile — corre una certa fertilitá, come talora nelle cose dei campi ; e qualche volta, quando un legnaggio è buono, vi nascono fino a un certo tempo uomini eccellenti: dipoi dánno all’ indietro. E i legnaggi che naturalmente sono di spirito e d’ingegno elevato tralignano in costumi furiosi, come quelli che son venuti da Alcibiade e dal primo Dionisio; e le schiatte che sono di quieta natura degenerano in dappocaggine e stolidezza, come i discesi da Cimone, da Pericle e da Socrate» (0. Talora havvi una successione graduata di uomini che sono di mano in mano piú grandi, finché si giunge ad un sommo, dal quale, come se la natura abbia nel farlo esauste le sue forze, si cade senza intervallo nei nulli o mediocri Il che si vide negli antichi Caranidi e ai bassi tempi nei Carlovingi. A proposito degli ultimi nota il Giambullari che fu «in Pipino il grosso prudenza grande e molto valore, in Carlo Martello una invitta virtú eroica, nel re Pipino una quasi divinitá, e in Carlo, meritamente chiamato Magno, uno animo capacissimo della terra tutta e del cielo. E qui si ferma il colmo dello arco, perché Lodovico Pio fu minore assai di suo padre, Carlo Calvo piú vicino ancora alla lode che al biasimo, il Balbo non si vede appena che e’ fusse vivo, e nel Semplice mancò veramente in tutto il valore» ( (i) 2 ). Altre volte spicca e campeggia una grandezza solitaria, quasi piramide nel deserto, come Cesare e Maometto, Oliviero Cromwell e Napoleone Buonaparte. Ma anche quando al colmo sottentra dolce la scesa, non è

(i) R/iet., il, 15 (traduzione del Caro).

(-’) ■S/or., 3.