Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/273

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noi avremo obbligo seco se il sogno di Dante e del Machiavelli sará un giorno cosa effettiva. Per lui è divenuto fatale ciò che era insperato, inevitabile ciò che era impossibile; e la posteritá, piú atta a cogliere le concatenazioni storiche e piú grata dei coetanei, attribuirá a Pio la prima gloria di aver distrutta l’opera di Pipino e di Carlomagno.

Io non ho dunque da scusarmi di soverchie speranze o da dolermi di avere speso il mio tempo affatto inutilmente. Ben mi spiace all’anima di essere obbligato a un nuovo e penoso ufficio. Che non feci in addietro per evitare questa dura necessitá? che non dissi al buono e santo pontefice per mantenerlo nella via diritta? Non Io esortai a guardarsi dai perfidi consigli dei nemici d’Italia? noi confortai a riformare il sacro collegio per avere un appoggio e un aiuto ? non gli predissi i mali che sarebbero toccati alla patria, alla fede, alla Chiesa, dalla sua mutazione? e non recai in queste rimostranze la moderazione piú discreta e l’ossequio piú riverente? e quando mi fu dato di poterlo, non gli offersi per rimetterlo in seggio le armi patrie, disprezzando per amor suo le calunnie e l’odio delle fazioni? Ma i consigli, i presagi, le profferte furono sparse al vento, e le mie parole vennero proscritte quasi fossero d’un inimico. Per un fato doloroso e inesplicabile il nostro santissimo non ha orecchie che per gl’inetti, non ha grazie e benedizioni che pei fanatici o pei ribaldi. E pure io tacqui e aspettai due anni prima di disperare. Se ora ritorno all’antica scuola italiana, il fo costretto dall’evidenza dei fatti, e la mia giustificazione è nel processo di chi ha renduto il male incurabile. Né a me si possono imputare le altrui contraddizioni , quasi che il variare nei mezzi divenuti inefficaci non sia costanza in ordine al fine. Forse un messia e liberatore politico, che venga meno al nobile assunto, può lagnarsi se altrove si volgono le speranze dei precursori ?

Chieggo scusa a chi legge di questo preambolo necessario a mostrare la conformitá e la ragionevolezza del mio procedere. La vera e salda politica non dee pascersi di chimere né tentar l’impossibile, e oggi tanto è vano il rinnovare i principi di Pio quanto sarebbe stato il dar vita durevole ai progressi di papa