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capitolo duodecimo 35


doveroso, come l’altro ignominioso? Vero è che Angelo Brofferio la pensa altrimenti, avendo lodata la Camera per «aver impedito che il Piemonte intervenisse nella Toscana e dimostrato col suo voto che essa non intendeva che le armi piemontesi si dovessero macchiare come quelle di Francia»1. Ottimamente, se il Piemonte non è parte d’Italia e se l’Italia non è una nazione; ma dato che sieno e posto che quello per francarla dovesse assumerne l’indirizzo, l’induzione è fallace ed assurda, e tanto varrebbe il dire che la penisola non ha legittima signoria di se stessa perché non può essere dai forestieri signoreggiata. Un modo siffatto di connettere si vorrebbe lasciare al Consiglio aulico e non dovrebbe udirsi in un crocchio non che in un parlamento italico2. O non era anzi da avere per giusto l’intervento proprio perché iniquo l’alieno, e quello da questo ci liberava? Che concetto si formano della nazionalitá e comunanza patria coloro che ci vietano d’ intrometterci nelle cose nostre perché non si addice agli strani d’ impacciarsene? Ma siccome il nazionale e il forestiero son due termini contrari, cosi le loro appartenenze debbono contrapporsi, e forza è che all’uno di essi convenga ciò che all’altro ripugna, in virtú del contrapposto medesimo. Il metterli adunque in ischiera e argomentare dall’uno all’altro è come il tórre ad uno ogni balia nella sua propria casa perché il vicino non ne è padrone. Le attinenze di Francia con Roma civile sono quelle del giure universale delle genti, il quale vieta che Luna di esse si frammetta nelle cose dell’altra, perché altrimenti verrebbe meno l’autonomia e la libertá di tutte. Laddove le relazioni del Piemonte colla Toscana sono quelle del giure nazionale, che fa dei vari Stati e popoli consanguinei e coabitanti una sola famiglia eziandio politicamente, per ciò che riguarda i caratteri comuni che insieme gli affratellano.

  1. Nella tornata dei 3 di novembre i849 della Camera dei deputati.
  2. Se è vero che il Brofferio parteggi per una divisione d’Italia in tante repubblichette indipendenti quanti sono i suoi municipi, la sua sentenza sarebbe logica; perché in tal caso la nazione non avrebbe luogo, lo Stato si ridurrebbe al comune e ciascuna provincia sarebbe sciolta da ogni vincolo politico colle altre, come ogni municipio è indipendente da’ suoi compagni.