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64 | del rinnovamento civile d'italia |
Roma porgevano ottimo appicco. Rigettando questa occasione e costringendomi ad uscire, i ministri di dicembre dietreggiarono sino a quelli di agosto, rinunziarono la signoria egemonica, abbandonarono l’altra Italia all’arbitrio del caso, delle fazioni e degli stranieri, divennero anch’essi municipali; né avendo piú altro modo di reggersi al cospetto della Camera democratica salvo la guerra contro il tedesco, furon costretti ad accelerarla contro ogni regola di prudenza.
Cosí l’opera di Pierdionigi Pinelli fu riassunta da Urbano Rattazzi, suo rivale nel fòro e poscia nel parlamento. Benché nemici politici, il municipalismo curiale prevalse in entrambi e indusse il secondo a premere le orme del primo. Né la rinunzia dell’egemonia politica fu la sola similitudine che corse fra loro. Amendue versati nelle leggi e nei piati, ma avvezzi a recar nelle cose pubbliche i cavilli e le capestrerie legali, sino ad impugnare la veritá conosciuta e a discolpare se stessi a pregiudizio dell’innocente1. Amendue privi di studi e di contezze politiche, usi a confondere la ragion di Stato coll’amministrativa, ignari della storia e delle presenti condizioni di Europa, nuovi alle cose di governo non solo colla pratica ma eziandio colla meditazione, anzi assueti negli anni addietro (se si dee credere alla voce corsa) a porre in deriso le speranze ed i voti dei generosi, incapaci di dedurre dai fatti presenti le probabilitá future, di levarsi col pensiero a una certa altezza e di unire alla scienza dei particolari quella dei generali; e tuttavia ostinati contro gli avvisi dei pratici, infatuati dei propri pareri, sino a giocar la patria piuttosto che cedere il campo o recedere dal proposito. Amendue furono causa della ruina d’Italia: l’uno colla mediazione accettata, il soccorso francese e la lega disdetta; l’altro col rifiuto dell’intervento: partiti diversi in apparenza, simili in effetto, poiché amendue riuscivano all’abbandono dell’Italia centrale, alla caduta delle sue franchigie, al trionfo momentaneo dei puritani, durevole dei tedeschi. Amendue perdettero il potere