Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/253

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e germaniche ovvero del panslavismo. Nel primo caso la mèta è piú vicina e il cammino migliore; nel secondo piú lontana e preceduta da una via dolorosa e terribile, né potrá raggiungersi che a prezzo della quiete, dell’onore, del sangue di molte generazioni. Tanto che i nostri coetanei han ragione di atterrirsene, non solo per proprio conto, ma per quello dei loro figli e dei loro nipoti.

So che si trovano certi politici i quali distinguono regresso da regresso; e benché non bramino che la Russia prevalga, credono per altro che se i fautori della monarchia vincessero in Francia se ne avrebbero due buoni effetti, cioè la distruzione della setta repubblicana e il ristabilimento dei riti costituzionali per tutta Europa. Appartengono a questo novero quei liberali nostrani che non ha guari pregavano vittoria ai monarchisti di Parigi, considerando la caduta della repubblica francese come un’ottima fortuna per lo statuto sardo. Costoro sono preda di una triplice illusione, credendo che il regresso possa sostare e moderarsi, che possa durare e produrre un assesto definitivo di cose e che, succedendo in Francia, non sia per allargarsi nel resto di Europa. Ciò poteva ancora sperarsi nel quarantanove, perché il dietreggiare d’allora era ne’ suoi principi e non avea un concerto né uno scopo comune. Ma oggi è cosi inoltrato che non può fermarsi prima di essere pervenuto al suo colmo, e cosi uno e indiviso che sormontando in un luogo dee vincere in tutti gli altri ; tanto che il mantenimento della repubblica francese è una condizione vitale della libertá europea. Il regno ristabilito sulla Senna da una fazione cieca, cupida, arrabbiata, avida di privilegi, atterrita dal socialismo, allegata dentro e di fuori coi retrogradi, coi gesuiti, con Roma ecclesiastica, coi despoti boreali, e spalleggiata dal nuovo farisaismo che ora si predica sotto nome di cristianesimo, sarebbe di necessitá ostile alle franchigie eziandio piú tenui e conferirebbe al dominio della sciabola l’arbitrio del continente. E ciò avverrebbe sotto qualunque insegna monarchica, e anche dato che fossero eccellenti le qualitá del principe e ottimi i suoi consiglieri ; perché la logica del regresso sarebbe piú forte del volere degl’ individui, e