Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/164

Da Wikisource.
148


(90)

Alla signorina * * *

18 Settembre 1915.

Cara e gentile amica,,

mi riserbo di scriverle più a lungo, presto, perchè ella è cosi buona, da meritare queste e altro. Ho ricevuto la sua lettera e la sua cartolina, e non saprei dirle a parole quanto mi son giunte gradite. Bisogna essere qui per capire che cosa voglia dire una voce amica e cara che giunga dal mondo. Per adesso le invio in fretta il mio indirizzo preciso, i miei saluti più affettuosi e cordiali, i miei ringraziamenti più caldi e riconoscenti. Speriamo che il libro del Gratry mi giunga; l’aspetto con impazienza, quasi ansioso, e sarà per me una benedizione del Cielo. A presto una più lunga lettera. Ho tante cose da raccontarle! A rivederla, e che Dio l’assista sempre e la benedica. Suo

Giosuè Borsi.