Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/108

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13 ottobre 1915.


Mamma mia cara,

oggi spero di ricevere un po’ di posta. Ho voluto vedere per curiosità quante lettere tue ho perduto, e, confrontando le date, ho visto che non ho ricevuto la bellezza di quattordici lettere: quasi la metà di quelle che mi hai spedito. Ieri e oggi abbiamo avuto un lavoro addirittura febbrile, per il rifornimento delle compagnie e tutto il resto. Stasera sono di giornata, fino a domani sera, ma spero di trovare il tempo di scriverti un po’ più a lungo del solito.

Il tempo è ottimo, fa un gran caldo, sto benone, il morale è altisssimo, l’appetito è formidabile, alla mensa ho persino l’acqua minerale di S. Pellegrino. Non mi manca nulla, e in ogni modo ho sempre occasione di rifornirmi d’ogni cosa.

Penso sempre a te con infinita tenerezza. T’abbraccio con tutto il mio ardore.

Giosuè.