Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/121

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24 ottobre 1915.


Mamma carissima,

ricevo la tua del 18, e, non avendo ricevuta la precedente del 17, non capisco nulla dell’imbroglio a cui accenni tra te, il * * * e la signora * * *. Spero che la lettera giunga a spiegarmi tutto, e mi affretterò a scrivere al sindaco e a Vamba. Intanto scrivimi per ripetermi in breve le cose, e non temere di turbarmi o infastidirmi, perchè anzi non desidero altro che essere informato minutamente delle cose nostre, per provvedere alla meglio di qua, nei limiti del possibile. Ricevo una lettera della Marina, che mi dice d’averti trovata molto impressionata sul conto mio. Hai torto; per ora non ho corso e non corro nessun serio pericolo, per quanto veda le cose molto da vicino, come ti dico in un’altra cartolina destinata al «Nuovo Giornale». D’ora innanzi le cartoline contrassegnate con due righe all’angolo sinistro puoi pubblicarle. Il