Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/137

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bassezza di quella madama. Al mio ritorno spero di farmi sentire da quei due messeri, e intanto ringrazio con te la Provvidenza che t’ha assistito in quel triste momento d’incertezza. Sembra che oggi o domani andiamo via di qui, ma non so se per andare indietro a riposo, in riserva, oppure di rincalzo a qualche altra azione vicina. In ogni modo confidiamo ancora tranquillamente nel Signore, che finora mi ha sempre protetto. Ormai ho quasi a certezza che ai primi di dicembre verrò in congedo, fino a primavera. Come sarò contento di riabbracciarti, mamma mia, e raccontarti di viva voce tante cose! Il mio amore per te è diventato qualche cosa d’indicibile. Non saprò mai dirti quanto ti adoro, quanto ti ammiro, quanto son fiero e orgoglioso di te, quanto sono felice di pensare a te e ai nostri santi morti, con cui saremo un giorno tutti felici, dinanzi a Dio e alla Madonna.

Un lungo, lunghissimo bacio.

Giosuè