Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/50

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tempo di scriverti. Perciò non t’impensierire, se scrivo più irregolarmente. Sto bene, tutto va bene, sono allegrissimo, pieno di fiducia. Aspetto con ansia tue notizie, ma spero d’averne oggi o domani. Di’ all’amministratore che le mie giornate di servizio furono esattamente dal 18 marzo al 1° aprile, dal 13 al 21, dal 9 al 19 di maggio, a lire 14 al giorno.

Saluta tutti festosamente, e di’ che non dimentico nessuno, che ho tutti in cuore. Sta’ tranquilla e contenta, mamma mia d’oro, perchè nessun uomo al mondo è felice e sereno come il tuo

Giosuè.


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9 Settembre 1915.


Mamma carissima,

anche ieri non ho ricevuto nulla, mentre il Querci ha già ricevuto ben due lettere da sua madre. Come va questa faccenda? Speriamo che oggi giunga qualche cosa a tranquillizzarmi, perchè sono veramente impensierito.