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Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/205

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perchè non potrebbe l’anima umana, sostanza intelligente, esser pure ammessa, a dilui piacimento, a tanto onore?

Non osta che si opponga, che per quanto dicasi, che l’anima nostra è un emanazione della Divinità, la sostanza loro è senza dubbio sommamente diversa; che la sostanza dell’anima umana è puramento quanto alle facoltà intellettuali simile alla divina, ma son queste limitate, deboli, ed imperfette nell’umana, mentre nella divina sono infinite nell’attività, e nella perfezione, onde deve congetturarsi che sia la sostanza dell’anima umana per la sua tenuità, e imperfezione dissolubila; poichè a tale obiezione serve la replica, che avendo Dio par l’onnipotenza la facoltà di far sorgere esseri spirituali dotati d’intelligenza cospicua, e dell’immortalità, può altresì dar l’immortalità ad esseri di tenue intelligenza, e più inconsiderevoli, ed imperfetti, e ciò qualora non voglia ammettersi, che la sostanza intelligente qualunque ha in se stessa inerente per natura l’immor-