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Pagina:Giovanni Magherini-Graziani - Novelle valdarnesi.djvu/103

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72 Lo Specchietto


Arrivò, come ho detto, tutto ringrullito, ma non disse nulla a nessuno.

Il primo ad avvedersi di qualche cosa fu il mio zio Cencio, perchè un giorno andando da Paccheri gli disse:

— Paccheri, ho dovuto mandare il garzone al mulino; mi daresti una mano a fare un po’ di foglia?

— Volontieri, — rispose Paccheri; — e andò nel bosco.

Sale su una quercia, e quando ha finito, si volta in giù per iscendere, e vede le frasche ravviate tutte per un verso come se fossero state accomodate ad una ad una, e non vede nessuno.

— Guarda come hanno fatto presto quei ragazzi! — disse fra sè.

Credeva che fossero stati i miei cugini.

Scende da quella quercia e sale in un’altra. Appena una frasca aveva toccato terra, era bell’e al posto. In una mezz’ora ne avea fatta una barca che non l’avrebbero fatta quattro uomini in un giorno. Paccheri nel vedere la barca della foglia senza scorgere nessuno principiò ad insospettirsi; gli cominciarono a tremar le gambe e durò fatica a scendere. Quando fu in terra, fece il fastello, lo legò e si avviò a casa: non gli pareva vero di uscire dal bosco. Arriva sotto la loggia e butta giù il fa-