Pagina:Gioventu italiana del littorio.djvu/70

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vono adottare e che, per la sua chiarezza ed accessibilità, sarà un ottimo ausilio per tutte le categorie.

I giovani che entreranno domani nei gruppi universitari fascisti ed avranno il privilegio e il dovere di armarsi della forza del pensiero, per costituire, in avvenire, la classe dirigente del Regime, sorto dalla Rivoluzione, sappiano, e lo ricordino ai superstiti di un mondo travolto, che «il Fascismo è oggi nettamente individuato, non solo come Regime, ma anche come dottrina» e che nella sua dottrina si può temprare ogni piú nobile coscienza.

Attenzione al nemico che compie disperati ma vani tentativi sulla gioventú, per sviarla.

Occupiamoci... della faccenda, senza preoccuparcene.

«La parola Rivoluzione» ha detto il Duce «fa una impressione mistica sulla massa. Anche sugli spiriti superiori ha un effetto stimolante. Costituisce una eccezione nel tempo e dà all’uomo comune l’impressione di prendere parte ad un movimento eccezionale.»


La gioventú, accesa dall’idea che anima la nostra Rivoluzione, è attratta anche dall’ardimento e dai metodi con cui essa procede.

Quando le rivoluzioni passano ad una fase


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