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scritto, accompagnato da dolore e da calore più o meno forte. Questo tumore che può acquistare un volume considerevole, e la di cui superficie si guarnisce alle volte di tubercoli terminati a punta, prende di verse tinte, finisce col formare ascesso e dà luogo alla formazione di una massa filamentosa, tenace, puri forme, chiamata chiovo, chiodo, marciume, capo morto (bourbillon), la cui caduta non tarda molto a succedere. Il giavardo furoncoloso si sviluppa nella piegatura o sui lati della pastoja, riconosce ordinariamente per causa i fanghi acri, il letame, le urine nelle quali i cavalli camminano o soggiornano troppo a lungo; le contusioni, le punture, il sucidume possono eziandio generare queste sorta d’alterazioni. Alle volte non appare che un solo furoncolo , altre volte se ne mostrano molti nel medesimo tempo; assai di sovente rinnovansi i chiovardi cutanei, ed i primi guariti fanno posto ad altri, che si stabiliscono a diversi intervalli. Queste riproduzioni hanno luogo tutte le volte che la parte ammalata resta esposta all’azione dei corpi irritanti, mentre si prevengono le recidive, tenendo la parte in salvo da queste stesse cause occasionali.

Durante il periodo infiammatorio, il tumore duro e renitente si eleva insensibilmente, diviene rossastro, poi violaceo ; dopo aver acquistato un certo accrescimento, comincia a rammollirsi soltanto alla sommità, poichè la sua base conserva ancora della durezza per lungo tempo. L’epoca del rammollimento è anche quella della formazione di un ascesso, il quale