Pagina:Girard - Trattato del piede negli animali domestici.pdf/246

Da Wikisource.

— 240 —

questo processo non è solo il più semplice, il più sicuro ma eziandio il più razionale ed il meno dispendioso.

Terminando questo articolo, crediamo qui rapportare un processo curativo del fico, pubblicato nel dizionario di medicina e chirurgia veterinaria da Hurtrel d’Arboval, che annuncia siccome vantaggiosissimo e col quale assicura avere ottenuti successi costanti. Per non alterare la descrizione di questo metodo di cura, lasciaremo parlare l’autore. «Operiamo dapprima, dice egli, il fungo con tutte le preparazioni e precauzioni prescritte e secondo il processo in uso nelle nostre Scuole veterinarie; ma una volta terminate le manualità operatorie, il metodo cangia. Cuopriamo tutta la parte operata con un miscuglio di polvere da caccia e di zolfo sublimato, che tocchiamo con un ferro incandescente; la polvere si infiamma ad un tratto ed accende lo zolfo, il quale abbrucia lentamente. Se la combustione è troppo languida, abbiamo cura di attivarla e mantemerla collo stesso mezzo. Allorchè è terminata, la piaga è convertita in un escara nera, la quale non presenta molta solidità. Leviamo con precauzione tutto ciò che si può esportare senza effusione di sangue: aspergiamo di nuovo, e stabiliamo sulla parte una nuova combustione eguale alla prima: ripetiamo lo stesso processo finchè abbiamo luogo a credere i tessuti penetrati da sufficiente quantità di calorico per distruggere interamente tutto ciò che sarebbe suscettibile rigenerare il fico.» Dopo avere dichia-