Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/195

Da Wikisource.

Del Gemelli. 165

quello, che questi fece farsi separatamente, a simiglianza del sepolcro di Cristo.

Montai poscia (per la scala vicina al luogo degli Amici di Cristo) alla cappella degli Armeni, e vidivi celebrar Messa. Era il Sacerdote vestito d’un piviale, con collaro simile a quello dell’abito de’ Teatini; ed avea una lunga berretta in testa. Uscì nella cappella, con un picciolo calice coperto di velo, al suono di varj sonagli d’argento, ch’aveano gli assistenti nelle man; perocche ivi non ponno servirsi di campane: sogliono però in lor vece avvalerli di un legno dodici palmi lungo, che ne’ bisogni percuotono con un martello parimente di legno.

L’argento, che da tanti Re, e Principi è stato donato al Santo Sepolcro, lo tengono nascosto, anzi sepellito, per paura de’ Turchi, ne fanno vederlo ad alcuna pellegrino; ma io ebbi questo special favore dal P. Guardiano, che ordinò si tirasse di sotto terra: ciò che con qualche dispiacere eseguì il pigro Sagrestano. Consisteva la ricca supellettile in una lampana di circa trecento libre, mandatavi da Filippo III. Monarca delle Spagne: in una Croce, calice, e ricchissime vestimenta, dono del Cristianissimo Lui-


L 3 gi