Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/255

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Del Gemelli. 223

ne del mio viaggio. La Chiesa era terminata, ma il Convento, o Casa attualmente si fabbricava; abitando frattanto i Padri in stanze di legno. Per loro mantenimento hanno concessione di prendere 50. piastre per ogni vascello, che viene con bandiera di Francia.

Mercordì 9. desinai con Monsieur Ripera, in casa del quale lasciai le mie robe sino al ritorno. Venne la mattina del Giovedì 10. l’Agà di Seyde a vedermi; al quale avendo fatto dare la cioccolata, il buon satiro, che mai non avea gustato simil bevanda (o che la medesima gli alterasse la testa, o i fumi del tabacco) si lamentò di me fieramente; dicendo, che gli avea dato licore per farlo impazzire, e perdere l’intendimento: e certo, se l’alterazione continuava, m’avria dato quel disgusto, che meritava, per aver dato cioccolata ad un’asino. L’Agà però dice esser nipote del Visir Kiupurlì; e si lusinga poter occupare quella gran dignità; come se non gli bisognasse altro, che l’esser nipote di colui, per ottenerla.


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