Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/275

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Del Gemelli. 243

ma si aumentò altresì di abitatori. Tiene dì giro sette in otto miglia, compresavi, la Città vecchia, e molti giardini. Non v’ha vaghezza alcuna, essendo le case basse, composte di legno, e fango, ed alcune di mattoni; e le strade si piene di sporchizie, che uguagliano quelle di Madrid, e bisogna usare stivali nell’inverno: ond’è che sembra più tosto un gran Casale, che Città. Egli non può recarsi in dubbio, che gl’Imperadori Ottomani l’han renduta molto più popolata, come si scorge dall’accrescimcnto delle sue fabriche; poiché la Città antica, in cui essi dimoravano prima dell’acquisto di Costantinopoli, era molto minore; avendo io numerato nel circuito delle sue mura, dall’edificio detto Alì-Bassà sino alla porta di Magnasiapsi (cioè porta dei fiume) 24. sole Torri, parte cadute, e parte in piedi, e ben vicine l’una all’altra. Essendo caduto il rimanente delle mura, non curano i Turchi di rialzarlo, e lasciano in tal guisa tutta Adrianopoli aperta.

Circondano la Città più acque; ma le principali sono i tre fiumi, Tungia (che si passa per tre ponti di pietra) Arda, e Merici; ed ha alcuni monti, che la domi-


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