Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/297

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Del Gemelli. 263

colle medesime circostanze: dopo le quali entrò in mezzo il Superiore (che innanzi camminato avea pian piano, e grave col vecchio suo compagno) e girò sopra un piede galantemcnte, come i suoi Dervis; dandogli maggior garbo il fiocco, che cadeva dalla sua Sessa. Vi era fra i medesimi un vecchio di 60. e più anni, che non so come resistesse a non cadere stordito a terra. Questo quarto giro fu accompagnato dagli strumenti, e dal canto d’uno degli otto, che era sopra; e finì con le solite riverenze. Dopo di ciò un vecchio lesse non so che in un libro, ed il Superiore replicollo, al quale tutti i circostanti risposero con un’acclamazione spaventevole; e i Dervis si ritirarono, baciata prima la mano al Superiore.

Ritornai a casa alle 21. ora, per vedere questa pazzia Turchesca, simile al giro de’ Cervi, quando sono in amore; e che, per lo continuo calpestio, rende lucido il pavimento di tavole, come un marmo. Trovai avanti la porta della mia stanza alcuni involti di robbe; e dimandatane l’ostessa, mi disse, ch’erano d’un Turco, venuto all’ora da Costantinopoli. In tanto sopravvenne Mr. Vancle-


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