Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/301

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Del Gemelli. 267

neri a cavallo; e da più Baltagì a piedi: vicino la Moschea erano in arme nella piazza da 400. Giannizzeri. Il Gran Signore era nella medema carrozza, che dissi di sopra, dalla quale venne fuora sulla porta della Moschea, detta Moxadia, presso al Serraglio. Osservai, che portava una veste di seta a color di rosa secca: ornavano la sua berretta picciole penne nere, su le punte delle quali erano alcune macchie bianche, e rosse, che sopra la fronte facevano vaga veduta: all’orlo della berretta erano ben grossi diamanti, posti insieme in un giojello fatto a piramide, da’ lati del quale pendevano più catenette d’oro, che si annodavano da dietro. Essendo salutato dal popolo, corrispose gentilmente, chinando molto la testa. Dopo di lui uscì di carrozza il Selettàr (al contrario di Cristianità, dove il Padrone resta l’ultimo) che portava la scimitarra. Finita l’orazione, che durò un’ora, lo vidi uscire dalla Moschea col medesimo seguito: però non portava la berretta (che avea lasciata in mano d’un servidore) ma un turbante verde con Sessa bianca, ed un’altra veste gialla di seta. Entrato il G. Signore in carrozza, salutò il popolo da amendue le parti, e


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