Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/345

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Del Gemelli. 311

pi, che si mostrano pagando pochi parà.

Passai poscia a vedere l’Atmedan, o Piazza de’ cavalli, dove s’esercitano i soldati; detta così, per esservi stato l’antico Ippodromo nel tempo degl’Imperadori d’Oriente. Vi si veggono nel mezzo fissi nel suolo tre serpenti di bronzo avviticchiati, con le tre bocche aperte nell’estremità; lavoro ben fatto in tempo de’ Cristiani, del quale più favole narrano gli Scrittori. Più sotto v’è una lunga aguglia di fabbrica consumata quasi dal tempo; e dall’altro lato una piramide posta sopra quattro pilastri di bronzo rotondi, ed alti un palmo, su d’un gran piedestallo, fatto d’un pezzo di marmo quadrato, e scritto d’ogn’intorno di lettere Latine, e Greche; però appena se ne possono leggere tre versi latini, per esser sepellito buona parte nel terreno; e sono del tenor seguente:

Difficilis quondam Dominis parare serenis
Jussus, et extinctis palmā portare tyrannis,
Omnia Theodosio cedunt, subolique perenni.

Onde si comprende esser stata eretta in onor di Teodosio Imperadore, che si vede scolpito nell’alto: e ciò per l’unione delle Chiese Latina, e Greca seguita in suo tempo. Ella non è così alta, nè


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