Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/393

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Del Gemelli. 359

grande di quanti si perdono nella Propontide. Il monte è altissimo, sterile nella sommità, e coperto sempre di neve; nel mezzo abbonda di melegrane; ed alla falda (dove è fabbricata la maggior parte di questa famosa Città) di amenissimi giardini; deturpato però dalla prodigiosa quantità di mostruosi serpenti, che vi nascono. Chiamano i Greci quello Monte Caloyeron-oron, per gli Monisterj, che vi sono.

Fu Bursa patria d’Asclepiade medico famoso, che morì venendogli meno una scala[Plin. lib. 7. Atl. in descr. Bithyn.]: di Dione Prusio, chiamato per la eloquenza il Crisostomo, che lasciò scritti dieci libri delle virtù d’Alessandro il Grande, ed 80. orazioni in Greca favella.

Questa Città (che per gli Bagni può dirsi il Pozzuolo della Bitinia) è di figura irregolare, e si può dire una confusione di fabbriche; poiche essendo situata ad Oriente a piedi di due monti, che fanno la figura d’un braccio curvo; si vede la più parte sull’alto, o in valli, o sopra balze riposta. Si scorge su d’una eminente balza il Serraglio del Gran Signore, (Sede lungo tempo degli Imperadori Ottomani) serrato da buone fabbriche


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