Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/395

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Del Gemelli. 361

sere in paese Turchesco, e più ben fatte di quelle di Smirne, la qual vien superata da lei nella grandezza, però non credo nel numero d’anime.

Riposta ch’ebbi la roba nel Xan di Eschienghì, presi un Giudeo per gir vedendo meglio la Città; però mentre andavamo al Castello, fu quegli carcerato dal Caragiere, per lo tributo; onde bisognò trovarne un’altro, il quale mi menò a’ tanto rinomati bagni, lontani mezza ora dalla Città. Entrato nel grande detto Capligià in lingua Turchesca, (che vuol dire luogo caldo) trovai nella prima stanza o sala, che aveva due cupole, un buon fonte d’acqua fresca: quivi si spogliano, essendovi all’intorno il Soffà per sedere, e ripor le robe. Indi si passa per due porte al bagno: da sinistra evvi una stanza per dormire, quando vi si voglia restar di notte, ed altri comodi luoghi con loro fonti caldi, ed un fresco. Passandosi più avanti si vede un’altra stanza, della quale il tetto, è come le prime, coperto d’una cupola con spiragli per esalare il caldo, parimente con una fontana nel mezzo, e tre picciole tiepide nelle mura. Più oltre a destra è una picciolissima camera con tre altre sorgive


d’ac-