Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/413

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Del Gemelli. 379

mia liberazione; ma trovatolo occupato nella spedizione della picciola Armata, non potè recarla ad effetto. Venne bensì nel Bagno, per fare ordinare al Rais della Saica, che consegnasse le mie robe a’ Padri Gesuiti, per tenerle a mio piacere in Trabisonda; imperciocchè non si era trovato a tempo il suo servidore a’ Castelli per farle sbarcare, e portarle in sua casa quando io fui carcerato, ma avea trovato partito il Rais.

La Domenica 4. vennero due PP. Gesuiti Francesi a dir Messa nel Bagno, per farla sentire a tutti noi altri carcerati; e’l Padre Superiore mostrò sentir molto il mio accidente.

Andai passeggiando il Lunedì 5. per lo Bagno in conversazione di alcuni Capitani Corsali, che quivi erano ritenuti, senza voler il Sultano ascoltar parola di riscatto: ciascheduno mi narrava le sue sciagure, con dolorosi sospiri, e come chiuse eran l’orecchie de’ Ministri Ottomani ad ogni loro proposizione.

Il Martedì 6. prima di mezzo dì fui sciolto dalle catene, e posto in libertà a richiesta de’ Deputati della nazion Francese Grimau, e Fabri; i quali rappresentarono per lo Turcimanno Brunetti, che


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