Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/425

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Del Gemelli. 391

Non solo questi doni apparentemente volontarj empiono l’Erario del Gran Signore, ma quando vengono a morire i Bassà, o altri Ministri (i quali riconoscono dalla bontà del Sovrano ogni lor fortuna, ed avere) egli si prende tutti i beni, facendosi erede necessario[Mallet. descript. de l’Univers. to. 4. pag. 89.] in pregiudizio de’ figliuoli, se bene fussero nati di sua Sorella. La morte naturale non sarebbe nulla, ma il peggio è, che non vi è anno, in cui per un minimo capriccio, e forsi per avidità de’ beni, non faccia mozzare il capo a coloro, che più credeano di essere nella sua grazia. S’aggiunge a ciò, che tutti i sudditi di sì vasta Monarchia, oltre le imposizioni e tasse, che pagano, per prendere il possesso dell’eredità de’ morti, ne devono sborzare a lui il tre per cento. E quando altro non vi fusse, bastevole argomento delle ricchezze Ottomane potriano essere le immense somme, che bisognano per sostentare tanti presidi in Europa, Asia, ed Africa; e più eserciti nello stesso tempo contro i Principi Cristiani.

Il vestire de’ Turchi è lungo al di sotto sino al collo del piede; di sopra è poco meno, con maniche strette; e l’uno, e l’altro d’ordinario è di panno rosso, verde,


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