Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/471

Da Wikisource.

Del Gemelli. 437

anch’egli regalato, nè più nè meno dì suo fratello; ma all’uno, e all’altro si diedero solamente buone parole, e speranze, che non doveano giammai venire a fine. Vennero oltreacciò l’istesso giorno nel karvanserà due servidori del Nazar, a cercarmi da parte di lui una veste. Io che compresi essere questa loro invenzione; per non mandargli via mal soddisfatti, sì che pensassero a nuocermi, promisi loro una piastra di regalo, da riceverla per mano di Mr. Preschet dopo che sarei partito; acciò non mandassero altri compagni a far lo stesso.

Vedendomi da ogni canto esposto a ladronecci e furberie, risolvei di partire all’improviso senza Caravana, con tutti i rischi del mondo: stimando meglio io, e’ Padri ponerci in camino coll’incertezza d’esser rubati per istrada da ladri, ma colla libertà di poterci difendere; che rimanere in Città come tanti agnelli in balia de’ lupi, senza poter dire le nostre ragioni. Quindi presi in affitto i cavalli a 4. piastre l’uno, segretamente ci disponemmo ad uscir da Arzerum.


Ee 3 CA-