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96 | Giro del Mondo |
Quivi vi vengono a diportarsi a truppa i Persiani; fumando, o mangiando frutta in varie botteghe, pulitamente fabbricate lungo la medesima. Prima d’arrivare al ponte si vede tagliata questa strada da un braccio del fiume Sanderù, che và parallello ad un’altra fatta nella stessa guisa.
Per andare poi in Zulfa bisogna passare il ponte sullo stesso fiume Sanderù, a Rutcunà. Egli è composto di 35. archi per lungo, ed altrettanti per traverso, fra gli spazj de’ quali si pongono i naturali a fumare, e godere il fresco al mormorio dell’acque. Al di sopra sono due muraglie alte 16. palmi, e lunghe quanto il ponte; le quali lasciano nel mezzo giusto spazio, e dall’altra parte verso l’acqua tanto, quanto vi possono passare molte persone del pari; da per tutto ornate d’archi, e di nicchie a proporzione.
Passato questo ponte si truova l’altra consimile strada, lunga più di due miglia. Sul cominciamento si vede a sinistra una casa di delizia detta Teckù-Seis, che il Re Scia-sofì fece fabbricare per un Dervis suo diletto. Cinquanta passi più oltre se ne veggono altre due, se non
così |