Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/134

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106 Giro del Mondo

lennità (per lo suo genio barbaro, e sanguinolento) accadde una volta di servirsene in presenza dell’Ambasciadore del successore di quel Re. Per ischerzo interrogollo, se sapeva di che era fatta quella tazza; e rispostogli che no, disse: Questa è la testa del vostro Re. Con somma prudenza rivolto l’Ambasciadore, rispose: Fu il mio Re fortunato nelle sue sventure, morendo per mano d’un sì gran Monarca; ma assai più glorioso mi sembra oggi, che veggo serbarne memoria così grande da un Re sì poderoso come Vostra Maestà. Piacque tanto questa risposta, che da indi in poi non fu all’Ambasciadore negata grazia alcuna.

Mentre che i PP. Portughesi si affaticavano con molta carità Cristiana intorno all’affare di Zulfa, sopravvenne il Mercordì 14. un’altro non dispregievole accidente. Fu notificato ordine Regio a Coggia Marcarà Cattolico Armeno, che pagasse cinquecento cinquanta Toman. Alcuni dicevano, che ciò fusse, perche avendo favoreggiato il P. Elia, era stato in gran parte autore de’ disturbi passati: altri (che era l’opinione più vera) perche avendo mutato di Religione, non avea abbracciata la Maomettana, come


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